Limiti alla possibilità di cessione del cosiddetto ecobonus.
L’Agenzia delle Entrate, tramite la risposta all’interpello n. 415 del 2019, fornisce utili chiarimenti riguardo al discusso tema della cessione del credito corrispondente alla detrazione per interventi di riqualificazione energetica o ecobonus, di parti comuni di edifici. Al quesito se sia possibile cedere il credito d’imposta a più comproprietari, le Entrate hanno specificato che la cessione dell’intera detrazione calcolata sui lavori edili delle parti comuni da parte del condomino, deve essere effettuata verso un solo cessionario e non verso diversi soggetti.
In particolare, è stato chiarito che la detrazione spettante non può essere oggetto di frazionamento, cioè il singolo condomino deve cederla per intero e può farlo, all’atto della prima cessione, a beneficio di un solo soggetto. Pertanto solo uno dei comproprietari dell’unità abitativa in condominio potrà ricevere sotto forma di credito d’imposta la detrazione spettante ad un altro condomino per le spese da questi sostenute per interventi di riqualificazione energetica; potrà poi cedere, in tutto o in parte, il credito acquisito ad altri soggetti privati. A tal riguardo, con la circolare n. 11/E del 2018, l’Agenzia delle entrate precisa che per soggetti privati cessionari devono intendersi i soggetti diversi dai fornitori, sempre ché collegati al rapporto che ha dato origine alla detrazione.
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