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Diagnosi energetica: che cos’è e come si fa. È obbligatoria in caso di ristrutturazione o sostituzione impianto (> 100 kW).

Che cos’è la diagnosi energetica
Con l’espressione “diagnosi energetica” si intendono tutte quelle indagini effettuate su un determinato edificio al fine di valutare in che misura e come viene consumata l’energia. L’audit energetico serve a valutare quantitativamente e qualitativamente l’energia utilizzata per vari scopi, dal riscaldamento fino all’illuminazione.

La diagnosi energetica è una pratica che assume notevole importanza in quanto è il primo step per la riqualificazione/ristrutturazione energetica. Sottintende, quindi, uno studio accurato e approfondito dell’immobile: solo in questo modo possono esser messi in luce aspetti migliorabili. Di fondamentale importanza è affidarsi ad un tecnico esperto poiché da lui dipende la corretta ristrutturazione energetica e la valutazione del ritorno economico più conveniente.

La diagnosi energetica può interessare una serie di edifici, tra cui:

abitazioni;
alberghi;
scuole;
uffici;
edifici pubblici;
condomini;
alberghi;
ecc.

La normativa di riferimento è il D.Lgs. 102/2014 che definisce la diagnosi energetica come una:
procedura sistematica finalizzata ad ottenere un’adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio o gruppo di edifici, di un’attività o impianto industriale o commerciale o di servizi pubblici o privati, a individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi‐benefici e a riferire in merito ai risultati.

Quando si deve effettuare la diagnosi energetica?
Secondo l’allegato 1 del D.M. requisiti minimi:

Nel caso di ristrutturazione o di nuova installazione di impianti termici di potenza termica nominale del generatore maggiore o uguale a 100 kW, ivi compreso il distacco dall’impianto centralizzato anche di un solo utente/condomino, deve essere realizzata una diagnosi energetica dell’edificio e dell’impianto che metta a confronto le diverse soluzioni impiantistiche compatibili e la loro efficacia sotto il profilo dei costi complessivi (investimento, esercizio e manutenzione).

La diagnosi energetica deve considerare alcuni elementi:

impianto centralizzato dotato di caldaia a condensazione con contabilizzazione e termoregolazione del calore per singola unità abitativa;
impianto centralizzato dotato di pompa di calore elettrica o a gas con contabilizzazione e termoregolazione del calore per singola unità abitativa;
possibili integrazioni dei suddetti impianti con impianti solari termici;
impianto centralizzato di cogenerazione;
stazione di teleriscaldamento collegata a una rete efficiente come definita al decreto legislativo n. 102 del 2014;
per gli edifici non residenziali, l’installazione di un sistema di gestione automatica degli edifici e degli impianti conforme al livello B della norma EN15232.

Quali sono i principali obiettivi della diagnosi energetica?
La diagnosi energetica ha diversi obiettivi, quali:

valutare i consumi effettivi dell’immobile;
individuare gli interventi di riqualificazione energetica;
analizzare ed ottimizzare le spese di gestione dell’immobile.
Chi può effettuare una diagnosi energetica?
La diagnosi energetica è una procedura complessa e delicata che sottintende grandi responsabilità: possono produrre una diagnosi energetica degli edifici i professionisti esperti nella gestione dell’energia.

Obiettivi dell’analisi energetica
La diagnosi energetica si basa su un’analisi finalizzata a definire lo stato di fatto dell’edificio dal punto di vista energetico-prestazionale e a individuare interventi di riqualificazione energetica da promuovere per incrementare l’efficienza energetica dello stesso, con particolare attenzione a quelli che risultano economicamente più convenienti.

La caratterizzazione energetica del sistema edificio-impianto consiste nel predisporre un modello in grado di descrivere il comportamento energetico dell’involucro edilizio (opaco e trasparente) in relazione al contesto climatico in cui è inserito e con il quale interagisce, oltre a tener conto delle grandezze che influenzano i consumi specifici quali le condizioni di esercizio, gli affollamenti, i profili di utilizzo dell’edificio e degli impianti.

Una volta descritto il modello si può stimare il suo fabbisogno energetico per la climatizzazione invernale ed estiva facendo ricorso a procedure di calcolo in grado di consentire valutazioni sia di tipo qualitativo sia di tipo quantitativo.

Diagnosi energetica, normativa di riferimento
Le valutazioni sono effettuate considerando la normativa tecnica vigente per il calcolo dei fabbisogni energetici del complesso di edifici, la normativa vigente in materia di contenimento del fabbisogno energetico degli edifici e degli impianti per la valutazione dei requisiti tecnici richiesti agli interventi considerati.

L’impianto legislativo su cui è basata la presente analisi è regolato essenzialmente da:

D.Lgs. 102/2014: Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE.
Decreti attuativi 26 giugno 2015
Legge 90/2013: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, recante disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell’edilizia per la definizione delle procedure d’infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale.
Legge 10/91: Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia
D.Lgs. 192/05: Attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia
Le principali normative tecniche di riferimento sono:

UNI/TS 11300-1: Determinazione del fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva ed invernale
UNI/TS 11300-2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria
UNI/TS 11300-3: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva
UNI/TS 11300-4: Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria
UNI/TS 11300-5: Calcolo dell’ energia primaria e della quota di energia da fonti rinnovabili
UNI/TS 11300-6: Determinazione del fabbisogno di energia per ascensori, scale mobili e marciapiedi mobili
UNI EN 15459: Prestazione energetica degli edifici – Procedura di valutazione economica di sistemi energetici degli edifici
UNI CEI EN 16247-1: 2022 “Diagnosi Energetiche – Parte 1: Requisiti generali” che definisce i requisiti, la metodologia e la reportistica comune a tutte le DE
UNI CEI EN 16247-2: 2022 “Diagnosi Energetiche – Parte 2: Edifici” che si applica alle diagnosi energetiche specifiche per gli edifici, definendone i requisiti, la metodologia e la reportistica. Essa si applica anche al settore terziario
UNI CEI EN 16247-5: 2015 “Diagnosi energetiche – Parte 5: Competenze dell’auditor energetico” che specifica le competenze che deve possedere il REDE

Diagnosi energetica e analisi dei consumi energetici
L’analisi dei consumi energetici ha lo scopo di definire un consumo di baseline, da utilizzare come riferimento per la validazione del modello e per la valutazione degli interventi.

L’analisi tiene conto dei consumi relativi ad ogni vettore energetico (energia elettrica e combustibili), e li ripartisce secondo i diversi servizi energetici presenti all’interno dell’edificio (riscaldamento, ACS, illuminazione, trasporti, ecc.).

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Articolo tratto da biblus.acca.it/

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