Il nuovo stadio della Vis Pesaro – da un’idea di Fabio Pierleoni, Dario Ottaviani e Fabbri Alessandro
Lo vuole il Sindaco Biancani. Ne ha esplicitamente espresso la necessità La società Vis Pesaro 1898.
La città, attualmente, può contare sulla vecchia struttura del campo sportivo “Tonino Benelli”, costruito nel 1927, il quale può ospitare 4800 tifosi e non permetterebbe alla squadra della città una crescita dal punto di vista sportivo anche alla luce dell’ambizione dell’attuale proprietà suffragata dai risultati sul campo, e presenta non poche criticità legate alla mobilità e alla sicurezza, vista la attuale localizzazione.
Di qui il sogno capeggiato da un gruppo di cittadini pesaresi, in particolare Pierleoni Fabio che ha avuto la capacità di coinvolgere e mettere insieme professionisti di livello nazionale ed internazionale pesaresi e non, realtà delle costruzioni green e delle certificazioni, produttori della canapa, per immaginare un nuovo stadio di calcio dalla struttura green ecosostenibile in legno-canapa che si integra alla perfezione con il paesaggio circostante.
Si tratterebbe del primo esempio europeo di struttura sportiva interamente ecosostenibile (è previsto l’utilizzo di materiale green anche per le sedute delle tribune) e porterebbe la città di Pesaro a diventare l’eccellenza e la capofila per tutte quelle realtà che volessero riconvertire in chiave ECO i propri stadi.
A livello locale la sfida di fare da capofila tecnico di tale operazione è stata posta dallo studio del Geometra Giuseppe Balzano per avviare una prima ipotesi progettuale del nuovo Stadio a servizio della Vis Pesaro, in grado di attrarre anche eventi sportivi di caratura nazionale, potenziando la capacità attrattiva e creando un nuovo indotto economico per il turismo, slegandolo dalla stagionalità.
Con questa operazione, si portano a Pesaro le migliori realtà del settore e si propone un progetto di caratura internazionale che prende il testimone di Pesaro della capitale della Cultura Italiana 2024 il cui motto è stato “La natura della cultura” per proiettarla verso il futuro della candidatura a capitale europea della cultura 2033, mettendo insieme il tema sportivo, fortemente sentito nella città, il tema della innovazione green fortemente desiderato ed auspicato dalla cittadinanza con il tema della cultura del legno, centrale per quello che era il polo del mobile pesarese.
Il progetto del nuovo stadio non propone solo una struttura a servizio dello sport, ma crea una vera e propria infrastruttura green a servizio della comunità, che terrà conto anche delle esigenze della collettività mettendo a disposizione una parte della cubatura realizzata per portare servizi oggi mancanti, come ad esempio una struttura sanitaria di eccellenza che possa essere un nuovo servizio ai cittadini e non solo correlata allo sport.