Con la conversione del D.L. “Aiuti Bis” n.115/22n(Legge n.142 del 21/09/2022, art.33 quater, c.1 ) è stata apportata una modifica all’art.6, c.1 del DPR 380/01, introducendo la lettera b-bis), per la quale sono in attività edilizia libera “gli interventi di realizzazione e installazione di vetrate panoramiche amovibili e totalmente trasparenti”, cosiddette VEPA, dirette ad assolvere a funzioni temporanee di protezione degli agenti atmosferici, miglioramento delle prestazioni acustiche ed energetiche, riduzione delle dispersioni termiche, parziale impermeabilizzazione delle acque meteoriche dei balconi aggettanti dal corpo dell’edificio o di logge rientranti all’interno dell’edificio, purché tali elementi non configurino spazi stabilmente chiusi con conseguente variazioni di volumi e di superfici, come definiti dal regolamento edilizio-tipo, che possano generare nuova volumetria o comportare il mutamento della destinazione d’uso dell’immobile anche da superficie accessoria a superficie utile. Tali strutture devono favorire una naturale micro-aerazione che consenta la circolazione di un costante flusso di arieggiamento a garanzia della salubrità dei vani interni domestici, oltre ad avere caratteristiche tecnico-costruttive e profilo estetico tali da ridurre al minimo l’impatto visivo e l’ingombro apparente, non modificando le preesistenti linee architettoniche.
La nuova normativa pur liberalizzando, in parte l’installazione delle “vetrate panoramiche amovibili” (da non confondersi con le verande o serre-bioclimatiche), pone però stretti limiti applicativi.
In particolare, l’installazione delle VEPA deve:
1) Interessare edifici residenziali (visto il riferimento ai “vani interni domestici”. Sono pertanto esclusi altre destinazioni d’uso quali: uffici, ristoranti, negozi, ecc.);
2) “Ridurre al minimo l’impatto visivo e l’ingombro apparente”. A tale scopo le vetrate devono avere un telaio ridotto al minimo o completamente assente per garantire la massima trasparenza. Sono consentiti esclusivamente i telai orizzontali sul pavimento o sul parapetto e a soffitto, per garantire lo scorrimento su binari e l’impacchettamentodelle vetrate.
3) Essere tale da “non modificare le preesistenti linee architettoniche”.
A tale scopo deve riguardare esclusivamente:
-i balconi, per le porzioni “coperte” da: altri balconi, volumi, o da pensiline e sporti di gronda.
-le logge.
Sono esclusi:
– i portici, le tettoie, aree scoperte ai piani terra e giardini;
– i balconi scoperti, le terrazze e i lastrici solari;
– le pergole e i gazebo.
4) Consistere nell’installazione di vetrate (verticali) amovibili e totalmente trasparenti. A tale scopo le vetrate devono poter essere raccolte da un lato per rendere nuovamente aperto la quasi totalità dello spazio esterno (balcone o loggia). Sono pertanto consentite le seguenti tipologie:
– Scorrevoli e impacchettabili: dotate di un binario superiore e di uno inferiore dove le vetrate scorrono lateralmente e poi ruotano di 90°, un’anta alla volta, impacchettandosi;
– A libro o fisarmonica: simili alle precedenti, ma le vetrate sono incernierate tra di loro.
5) Essere dirette ad assolvere le seguenti funzioni temporanee:
-di protezione dagli agenti atmosferici;
-di miglioramento delle prestazioni acustiche ed energetiche;
-riduzione delle dispersioni termiche;
-di parziale impermeabilizzazione dalle acque meteoriche.
6) Devono garantire “una naturale micro-aerazione che consenta la circolazione di un costante flusso di arieggiamento” (deve essere garantita una ventilazione naturale permanente).
7) Sono esclusi dall’installazione delle VEPA i fabbricati per i quali lo strumento urbanistico generale (PRG) prevede norme di salvaguardia; vale a direi fabbricati individuati con Re, Rc e Rv.
8) Si ricorda infine che:
– Per i fabbricati condominiali,si ritiene opportuno l’acquisizione preventiva del parere del Condominio;
– Per i fabbricati rientranti in ambito di tutela Paesaggistica, in Aree di Natura 2000, fasce di rispetto, ecc. è dovuta l’acquisizione preventiva del relativo Atto di Assenso.
È quindi consigliabile sempre e comunque, affidarsi ad un professionista per la scelta del prodotto più idoneo e la verifica dei requisiti necessari per l’installazione della VEPA.